Sostenibilità, ricchezza ed inclusione commerciale ma soprattutto culinaria, questo è quello che ho voluto condividere al primo appuntamento firmato FUD HUB TOUR.
La sfida è quella di incrementare i consumi di prodotti ittici caratterizzati da sostenibilità ambientale e ridurre quell’imbatto climatico e genetico dei nostri mari. Pesca artigianale.
Pesce azzurro catturato con metodi di pesca “ non lesivi”, la piccola pesca che oggi merita di essere valutata e protetta e sicuramente attenzionata per rispettare sempre e comunque tutti gli iter di sicurezza alimentare.
Ma come si fa sostenibilità in cucina ?
Il menù proposto al pubblico del primo meeting organizzato dal progetto fud hub ne è un esempio: alici, palamita, tonno rosso, cefalo e rispetto assoluto del commensale.
La pesca oggi è questo, è scelta dell’ingrediente meno impattante, ma è anche trasparenza nei confronti dei clienti/ospiti che hanno il diritto di mangiare bene ma senza ombre.
La sostenibilità si costruisce con un percorso di conoscenza approfondita delle specie che popolano il nostro grande e magico Mar Mediterraneo, non fermarsi al prodotto più semplice o richiesto ma andare oltre.
E stamane a Piazza Mazzini, con un pubblico attento e curiosi, si è respirato questo: conoscenza, condivisione e voglia di migliorarci.
Una mission lavorativa ma anche umana.
Nel caso dei Mercati all’ingrosso c’è una forte concentrazione di prodotto destinato ai centri di consumo, e di certo possono fungere da hub facilitatori di sostenibilità intercettando le domande e le esigenze degli operatori del settore creando sinergie ed intese sempre nuove ma sopratutto al passo con i tempi.
Il progetto fud Hub è da apprezzare, ma noi in qualità di cuochi abbiamo il dovere di ascoltare e dare voce ad una cultura ittica di maggiore respiro, che approfondisca temi e focus spesso trattati con leggerezza.
Etica e pesca
Rispondere alle esigenze del nostro ospite non implica necessariamente accettare o condividere scelte eticamente scorrette e lesive dell’equilibrio marino. Tra queste c’è sicuramente la sana e giusta decisione di non vendere e quindi rifiutarsi di commercializzare o cucinare alcuni prodotti ittici, vedi il c.d. neonato.
Mi schiero da anni per sensibilizzare e rafforzare questo messaggio, che seppur minimo rispetto a tutto ciò che servirebbe per salvaguardare la sostenibilità, è comunque un azione valida e meritevole di attenzione.
La proposta di FUD HUB è assolutamente vicina a tutte le attività sino ad oggi portate avanti anche in Blu lab Academy, polo di ricerca ed incontro sensibile da sempre a questi temi.
Ringraziamo la direzione del MAAS di Catania, i professionisti intervenuti ed il pubblico di Catania.